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Intrinsa e testosterone, per cosa si usa, come si usa e come agisce

2023-02-15
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Per cosa si usa Intrinsa al testosterone

Intrinsa al testosterone è un cerotto tutto al femminile perché il suo intervento avviene in primo luogo nelle pazienti donne che sono state sottopose a un intervento di asportazione dell’utero oppure di asportazione delle ovaie, quando si manifesta un calo di libido o l’assenza totale del desiderio di sesso. La sua posologia prevede il cerotto in associazione a una terapia a base di estrogeno, che è l’ormone sessuale della donna.

Come si usa e come agisce Intrinsa

Intrinsa è, come preannunciato, un cerotto che va messo in aderenza nella parte bassa del ventre. Deve restare in sede fino a 4 giorni, quando sopraggiunge l’esigenza di sostituirlo con un altro da attaccare in un’area diversa, in quanto potrebbe essere autore di arrossamenti o irritazioni. 

Se tutto procede correttamente, il cerotto inizia a agire dopo un mesetto ma se il suo posizionamento si rivela inefficace, allora meglio rivolgersi al ginecologo per discutere un eventuale trattamento differente.

La sua azione avviene mediante il rilascio del testosterone nel sangue.

Strano ma vero: la donna produce testosterone

L’ormone sessuale femminile del testosterone viene prodotto limitatamente anche dalla donna ma in quantità nettamente inferiori rispetto all’uomo. L’asportazione di utero e delle ovaie, dimezza la produzione ormonale del testosterone e questo è direttamente proporzionale alla riduzione del desiderio sessuale. 

Studi effettuati su Intrinsa al testosterone

Gli esperti hanno condotto ricerche approfondite e testato Intrinsa su oltre 1000 donne che non avessero ancora compiuto i 50 anni. Alla metà delle volontarie del test è stato incollato un cerotto normale senza principi attivi, al restante 50% il cerotto Intrinsa al testosterone. Il test ha monitorato la curva del desiderio sessuale e dopo circa sei mesa ha rilevato che effettivamente le pazienti con Intrinsa avevano riportato un livello di desiderio sessuale più elevato rispetto a prima di Intrinsa.

Benefici dimostrati con Intrinsa al testosterone

I benefici sono stati innegabili: nelle donne che avevano “indossato” Intrinsa, il numero dei rapporti sessuali considerati soddisfacenti è passato da 3 a 5, in un lasso di tempo di 4 settimane; contro il numero stabile di 3 delle pazienti a cui è stato incollato un cerotto placebo. Strabilianti i risultati, secondo i ricercatori. Con questa motivazione il comitato medicinali ad uso umano ha decretato l’efficacia di Intrinsa per le pazienti che hanno subito l’ovariectomia bilaterale (asportazione delle due ovaie) o l’isterectomia (asportazione dell’utero).

Da questi aggiornamenti si evince che non solo sull’uomo si riversano le attenzioni per il raggiungimento dell’apice del desiderio sessuale. Le donne che subiscono interventi di asportazione degli organi dell’apparato riproduttivo sono spesso vittime della depressione e dello sconforto nel non sentirsi più donne. In realtà è la ridotta produzione di testosterone a causare queste sensazioni che privano la donna di un certo senso di dignità femminile.

Intrinsa al testosterone è una via di accesso verso la riconquista della propria femminilità, verso il recupero di un livello di libido e desiderio sessuale tale da far percepire alla donna sottoposta a isterectomia e all’asportazione delle due ovaie, di essere ancora una donna desiderabile e in grado di provare le stesse pulsioni, gli stessi istinti e la medesima carica di desiderio che aveva prima della chirurgia. 

Per queste ragioni Intrinsa al testosterone è anche definito come il Viagra rosa. Il cerotto transdermico diventa quindi un compagno di viaggio nella sessualità della donna e uno strumento di supporto sul piano fisiologico ma anche sul piano psicologico.