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Il priapismo, i suoi sintomi e classificazione: approfondimento

2023-02-15
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Può essere:

  • Ischemico o a basso flusso
  • non ischemico o ad alto flusso

Si dice priapismo ischemico se generato dall’impossibilità del sangue di defluire dal pene. 

Il priapismo non ischemico dipende dal deflusso del sangue venoso che funziona a intermittenza. È meno grave del precedente.  

Cause e conseguenze del priapismo

In vista delle cause e conseguenze del priapismo, meglio correre ai ripari per tempo.

Se non si interviene con tempestività il priapismo ischemico si tramuta in disfunzione erettile e se non risolto nel giro di qualche ora, 4 o 6 al massimo, può generare la gangrena del pene. 

Anche se il priapismo non ischemico è meno rischioso di quello ischemico, può comunque condurre a disfunzione erettile. Questa evenienza è tipica della rottura di una arteria del pene o della formazione di una fistola.

Tra le cause che lo scatenano si registra un collegamento con l’uso di farmaci per trattare la disfunzione erettile o può dipendere dalla presenza di malattie come la leucemia o la talassemia. Altre cause sono cancro alla prostrata, disturbi neurologici o traumi subiti sul midollo spinale. 

Cosa fare in presenza di priapismo

Non indugiare e non farti prendere da vergogna o timidezza. Quello che ti serve in questi casi è solo l’intervento tecnico di uno specialista che sappia con quali manovre e farmaci intervenire. 

Il priapismo è una condizione molto rara ma le cui conseguenze possono arrecare danni anche irreparabili alle funzionalità del tuo organo genitale. 

Tecnicamente come si interviene contro il priapismo

Data la sua natura, il priapismo si cura con il drenaggio del sangue del pene che si esegue in anestesia locale. Contemporaneamente vengono iniettati dei farmaci localmente. Se la terapia drenante non conduce ai risultati sperati, il tentativo successivo consiste nell’intervento chirurgico perché avvenga il deflusso del sangue intrappolato nel pene. 

Se si è in presenza di priapismo non ischemico, può bastare applicare qualche cubetto di ghiaccio sul pene esercitando una leggera pressione sul perineo. Raramente si rende necessario ricorrere all’intervento chirurgico.

Individuare i responsabili e agire su di essi

Gli abusi di droghe e di determinati farmaci possono indurre il priapismo. Tanto che oltre alle due classificazioni, si usa ricorrere anche ad altre due: priapismo idiopatico, che è di natura psicologica e priapismo di natura farmacologica. Prestare molta cautela agli effetti ti aiuta a prevenire questo disagevole inconveniente.

Priapismo tra mito e leggenda

Essere affetti da priapismo non è affatto motivo di vanto non solo per la condizione fisiologica che rende difficili i movimenti e praticamente sconsigliate le uscite fuori casa, a meno che non si voglia passare per maniaci. Infatti molte persone non sono a conoscenza di questa patologia e potrebbero considerare un depravato chi ha il priapismo.

Oltre alle limitazioni di ordine fisiologico va ricordato che il paziente affetto da priapismo durante lo stato di erezione del pene prova un dolore talvolta molto forte che non accenna a diminuire, soprattutto quando si verifica con fenomeni di spasmi molto ravvicinati che possono avere una tale intensità da sembrare che manchi l’aria e il fiato sufficiente per respirare.

È prioritario risolvere il problema presso un ospedale, un pronto soccorso o un ambulatorio dove vi sia esperienza nel praticare la procedura di ripristino del corretto flusso del sangue a livello del pene. 

Da cosa deriva il nome priapismo?

L’origine del nome risale addirittura all’antichità. Nella mitologia c’era il dio greco Priapo, famoso per le dimensioni generose del suo pene e per essere rappresentato sempre con il suo organo in erezione e di proporzioni particolarmente abbondanti.